Manovra, la Corte dei Conti contesta le proposte su Pos e contanti
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Manovra, la Corte dei Conti contesta le proposte su Pos e contanti

primo consiglio dei Ministri governo Meloni

Le nuove disposizioni proposte dal governo all’interno della Manovra hanno suscitato diverse perplessità da parte della Corte dei Conti.

Il governo Meloni attraverso l’ultima Manovra ha introdotto una serie di cambiamenti – specialmente a livello economico e fiscale – che hanno suscitato nei giudici contabili delle perplessità per quanto riguarda il discorso dell’evasione fiscale.

La Legge di Bilancio del governo di estrema destra ha introdotto novità come un nuovo tetto al prezzo dei contanti, l’aumento delle accise in determinati beni di consumo (in particolare il tabacco e le vincite sul gioco d’azzardo) e l’innalzamento della soglia minima per quanto riguarda i pagamenti con il Pos.

In particolare, con l’ultima novità i commercianti non sono più tenuti ad offrire ai clienti il Pos come metodo di pagamento per cifre che siano al di sotto dei 60 euro. La Legge di Bilancio è già sulla buona strada per essere approvata.

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La contestazione

Secondo la Corte dei Conti “alcune misure in materia di entrate generano alcune perplessità”. Gli argomenti contenuti all’interno del documento della Manovra che hanno sollevato più polemiche sono stati appunto l’innalzamento del tetto del contante e la proposta sull’innalzamento del tetto per i pagamenti con il Pos.

Secondo la Corte dei Conti, entrambe le misure contenute nel testo all’esame in Parlamento non paiono coerenti con gli obiettivi di contrasto all’evasione fiscale fissati nel Pnrr. Secondo il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite della Corte dei conti, Enrico Flaccadoro, “l’innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilità dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel Pnrr, e, segnatamente, con la riforma 1.12 del Pnrr (Riforma dell’Amministrazione fiscale), nell’ambito della quale la Missione 1 prevede specifiche misure volte, a contrastare l’evasione fiscale”.

Poi dice: “I buoni risultati dell’ultimo biennio hanno consentito di mantenere in equilibrio i conti pubblici, garantendo la sostenibilità di un processo redistributivo che ha assunto dimensioni di rilievo. È importante conseguire significativi miglioramenti in termini di coerenza fiscale ponendo al centro degli obiettivi pubblici un’efficace azione di contenimento dell’evasione che, nonostante i risultati conseguiti, rimane di dimensioni considerevoli”.

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ultimo aggiornamento: 4 Dicembre 2022 14:43

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